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Primo passo: orientarsi in un percorso cliente contrassegnato da acronimi. CSR, SRI, ESG: esaminiamo alcuni acronimi che conciliano la ricerca di significato con quella di redditività.

CSR, la Responsabilità sociale e ambientale d'impresa

Sempre più aziende integrano volontariamente le preoccupazioni sociali e ambientali nella propria strategia. L'integrazione della CSR (Corporate Social Responsibility) è volta ad avere un impatto positivo sulla società, senza sacrificare la sostenibilità economica.

La CSR considera quattro sfide principali nelle attività delle imprese:

• L’ambiente
• La socialità
• L’etica
• E, naturalmente, l'aspetto economico

Per comprendere meglio la CSR, abbiamo bisogno di un altro acronimo: "ISO", che designa l’Organizzazione internazionale per la standardizzazione. Con sede a Ginevra, l’ISO è una ONG indipendente che riunisce gli organismi nazionali di standardizzazione, come la SNV (Associazione svizzera di standardizzazione).

I membri dell'ISO elaborano standard internazionali di applicazione volontaria, basati sul consenso, sulla rilevanza per il mercato, il sostegno all'innovazione e la ricerca di soluzioni alle sfide globali.

Pertanto, quando si nota che un'azienda, indipendentemente dallo status giuridico, posizione geografica, dimensioni, settori di attività, ha adottato la norma ISO 26000, si può essere certi di quanto segue:

Rispetta i maggiori testi fondatori internazionali, come la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo o le convenzioni dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro.

Ha adottato linee guida comportamentali su sette temi e principi principali.

Si tratta dei seguenti temi:

• La governance dell'organizzazione.
• Diritti umani.
• I rapporti e le condizioni di lavoro.
• L’ambiente.
• La lealtà delle pratiche.
• Le questioni relative ai consumatori.
• Le comunità e lo sviluppo locale.

Il modo in cui le aziende interessate integrano questi principi e valori, su base volontaria e talvolta vincolante, deve essere accessibile al pubblico: in questo modo si sa sempre a chi si presta il proprio denaro.

Infatti, quando si tratta di investire o risparmiare, alla domanda "Quanto mi farà guadagnare?" si aggiunge ora una seconda domanda, sempre più insistente: "A cosa servono concretamente i miei soldi?".

L'SRI, Socially Responsible Investing, ossia la finanza sostenibile, consente di rispondere a questa richiesta di significato.

SRI, la Finanza sostenibile

La finanza sostenibile è caratterizzata da investimenti che mirano a conciliare la performance economica con l'impatto sociale e ambientale. Solo gli investimenti in imprese che attribuiscono particolare importanza alla responsabilità sociale e ambientale (CSR) possono essere definiti SRI.

Per poter realizzare investimenti responsabili e sostenibili, in tutti i sensi, un fondo SRI privilegia le azioni di società che soddisfano le seguenti condizioni:

Le aziende integrano i criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nelle proprie attività, nei processi produttivi, nella scelta delle materie prime e nel comportamento nei confronti dei dipendenti.

Sono soggette al controllo di organismi terzi incaricati di valutare la loro conformità ai criteri ESG, assegnando punteggi e calcolando il loro indice ESG. E ovviamente sono efficienti dal punto di vista finanziario!

L’acronimo ESG si riferisce ai criteri ambientali, sociali e di governance: una terza sigla da padroneggiare per concludere questo prima panoramica del risparmio e degli investimenti responsabili.

ESG, i criteri ambientali, sociali e di governance

I criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) sono criteri di analisi che consentono di valutare l’integrazione a lungo termine di queste tre sfide importanti nella strategia e nell'attività delle imprese.

Questi criteri sono strumenti utilizzati dai gestori di investimenti SRI.

In pratica, questi criteri tengono conto di quanto segue.

• Impatto ambientale: cambiamenti climatici, consumo di energia, uso di risorse come acqua o foreste, emissioni di CO2, inquinamento, riciclaggio dei rifiuti, ecc.
• Clima sociale: condizioni di lavoro, rispetto dei dipendenti e del diritto del lavoro, parità di trattamento tra uomini e donne, qualità del dialogo, occupazione dei disabili, formazione dei dipendenti, ecc.
• Funzionamento della governance: trasparenza nella remunerazione dei dirigenti, lotta contro la corruzione, indipendenza e femminilizzazione dei Consigli di amministrazione, revisione dei conti da parte di un comitato indipendente, ecc.